X. Gli elementi costitutivi delle definizioni moderne

Nessuna definizione definitiva di religione è stata accettata da tutti gli studiosi ma numerosi elementi, spiegati in termini appropriatamente astratti, vengono frequentemente citati in varie combinazioni come le caratteristiche della religione. Essi includono credenze, pratiche, relazioni e istituzioni relative a:

a) forze soprannaturali, potere(i), esseri, o mete;

b) i fondamentali interessi dell’uomo;

c) oggetti sacri (cose serbate e proibite) di devozione spirituale;

d) un ente che controlla il destino dell’uomo;

e) il territorio dell’essere;

f) una fonte di conoscenza e saggezza trascendente;

g) il carattere collettivo della vita religiosa.

Le conseguenze e le funzioni della religione sono espresse:

a) conferendo identità al gruppo e/o all’individuo;

b) stabilendo un contesto di orientamento;

c) facilitando la creazione di un universo di significati costruito umanamente;

d) fornendo rassicurazione e conforto sulle possibilità di aiuto e di salvezza;

e) effettuando la riconciliazione umana e il mantenimento di una comunità morale.

Mentre queste caratteristiche verrebbero universalmente accettate dagli studiosi essendo tipiche della maggior parte se non di tutte le religioni, può darsi si dimostrino troppo ampie perché siano accolte e le si possa facilmente applicare nella sfera pratica quando, per esempio, i moderni governi o magistrature sono alle prese con il compito di applicare criteri appropriati ad una o all’altra delle molte religioni estremamente diverse, nuove o appena importate che hanno ora seguaci nelle società occidentali. A tale scopo, potrebbe essere necessario un più ricercato catalogo di attributi che abbracci categorie, ciascuna delle quali sia presentata non come una condicio sine qua non della religione, bensì come caratteristiche spesso riconosciute nelle prove empiriche riguardo a qualsiasi gruppo che reclami per sé lo status di religione. Queste caratteristiche, allora, vanno considerate, come abbiamo già indicato, come “categorie” riconoscibili. Quindi, ciascun elemento va visto come qualcosa che è probabilmente evidente in una religione, senza che venga suggerito che debba essere presente in un movimento o sistema di idee, perché esso qualifichi come religione.

XI. Un inventario probabilistico
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