V. Definizioni moderne di religione

La legge e la teologia sono entrambe discipline normative e, di conseguenza, l’orientamento unilaterale del punto di vista normativo a cui sono vincolate influenza le loro definizioni e presupposti. Quando gli studi moderni hanno ampliato la nostra conoscenza delle altre culture, è emerso che la denominazione appropriata di “religione” spesso deviava in molti dettagli relativi alla fede, pratiche e compromessi istituzionali da quelle cose che caratterizzavano il Cristianesimo. Di conseguenza è stata cercata una definizione di religione più onnicomprensiva e una che riconosca che le altre società abbraccino credenze religiose, si dedichino a pratiche religiose e mantengano istituti religiosi diversi per concezione da quelli cristiani. Un’accresciuta conoscenza di numerosi casi empirici ha reso impossibile il presupposto, espresso anche da seri commentatori accademici del diciannovesimo secolo, che le persone non cristiane, gli Ebrei e i Musulmani, non abbiano “alcuna religione”.

VI. Definizioni eticamente neutrali
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