Sin dai suoi albori, la Chiesa di Scientology ha riconosciuto il fatto che la libertà di religione è un diritto umano fondamentale. In un mondo in cui i conflitti sono spesso riconducibili a intolleranza delle credenze e pratiche religiose altrui, per più di cinquant’anni, la Chiesa ha fatto della tutela della libertà di religione un suo interesse primario.
Una componente vitale per preservare tale diritto umano fondamentale è una comprensione del diritto alla libertà di religione o credo e di ciò che significa nel contesto dei principi dei diritti umani universali e del diritto internazionale in tema di diritti umani.
A tale proposito, un nuovo opuscolo della Chiesa di Scientology, Che cos’è la libertà di religione?, è stato creato per informare il pubblico in merito alla dettagliata e complessa natura del diritto alla libertà di religione per i credenti e per tutte le confessioni religiose.
Dalla persecuzione delle minoranze religiose ai problemi che ruotano attorno al culto religioso, alle credenze, ai riti, al modo di esprimersi, all’associazione, al modo di abbigliarsi, ai simboli, all’istruzione, alle iscrizioni e alla discriminazione sul posto di lavoro, le questioni sulla libertà di religione occupano un posto di rilievo nelle testate mondiali. Eppure molte persone non capiscono quali diritti ricadano sotto l’ambito della libertà di religione o credo oppure cosa significhi in realtà il termine.
STANDARD INTERNAZIONALI PER I DIRITTI UMANI
DISPOSIZIONI CHIAVE SULLA LIBERTÀ DI RELIGIONE
I precisi standard in materia di diritti umani relativi alla libertà di religione sono dettagliati in trattati internazionali sui diritti umani, tra cui la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici, la Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali, la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’Eliminazione di Tutte le Forme di Intolleranza e di Discriminazione Basata sulla Religione o Credo, l’Atto Finale di Helsinki, il Documento di Vienna, le Linee Guida dell’OSCE sulla Personalità Giuridica delle Comunità Religiose e Legislazione Relativa alla Religione, nonché le Linee Guida dell’Unione Europea sulla Promozione e Protezione della Libertà di Religione.
Legga il documentoLA CHIESA DI SCIENTOLOGY
E LA LIBERTÀ DI RELIGIONE
La libertà di religione viene sia espressa esplicitamente che asserita implicitamente in tutte le Scritture di Scientology. Non solo tutti i ministri delle Chiese di Scientology sono tenuti come parte della loro formazione ministeriale ad acquisire familiarità con le grandi religioni, ma il Credo della Chiesa, scritto poco dopo che la prima Chiesa di Scientology fu fondata in California, nel febbraio del 1954, dichiara: “Che tutti gli uomini abbiano il diritto inalienabile di concepire, scegliere, assistere o sostenere le proprie organizzazioni, le proprie chiese e i propri governi”. In quello stesso anno del 1954, il Fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, ha pubblicato il Codice di uno Scientologist per fornire ai membri della nuova chiesa delle linee guida nella lotta per i diritti umani e la giustizia attraverso misure di riforma sociale. Il Codice fa promettere a ogni Scientologist di “Sostenere la libertà di religione”.
Non ci può essere vera libertà senza responsabilità. Per questo la Chiesa sostiene che le organizzazioni religiose hanno il diritto e il dovere di impegnarsi in opere buone a favore della società. Il sig. Hubbard, infatti, sosteneva che un declino dell’influenza religiosa preannuncia il deterioramento del livello culturale di una civiltà:
“Quando la religione non è influente in una società o ha smesso di esserlo, lo Stato eredita tutto l’onere della moralità pubblica, del crimine e dell’intolleranza,” ha scritto. “E deve quindi ricorrere alla punizione e alla polizia. Ma questo non funziona perché la moralità, l’integrità e il rispetto di sé, se non sono già innati nell’individuo, non possono essere imposti molto efficacemente. Queste virtù potranno concretizzarsi soltanto per mezzo della consapevolezza spirituale e instillando il loro valore spirituale. La ragione e la motivazione emotiva di essere morali, ecc., devono essere usate in misura maggiore rispetto alla minaccia di disciplina umana.”
L’appoggio della Chiesa di Scientology a difesa della libertà religiosa annovera il riconoscimento del fatto che la libertà di religione deve includere l’essere disposti a permettere agli altri di continuare con la religione da loro scelta o di cambiarla. Ciò può verificarsi solo in una società che riconosce la distinzione tra chiesa e stato e dove non viene permesso a una singola religione di assumere un ruolo dominante nelle questioni di governo. In una Proclamazione sulla Religione, sui Diritti Umani e sulla Società, pubblicata nel settembre del 2003, la Chiesa ha formulato le sue definizioni di libertà religiosa e la responsabilità che questo diritto pone in particolare sui governi:
“Qualsiasi restrizione alla libertà di professare una religione o un credo può essere ammessa solo se è a) prescritta dalla legge, b) necessaria per proteggere la sicurezza, l’ordine, la salute o la morale pubblica e c) impiega i mezzi meno restrittivi necessari per assicurarsi che venga applicata in modo tale che non inficino i diritti individuali e collettivi alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Gli Stati non devono approfittare della propria autorità in materia di ordine pubblico o dei propri poteri normativi per giustificare la diretta o indiretta violazione delle credenze o pratiche religiose. Tentativi di perseguire penalmente, con il pretesto del far rispettare la legge, individui o gruppi per aver praticato la propria religione costituiscono processi per eresia che violano le libertà fondamentali.”
Tali asserzioni sorgono dalle esperienze della Chiesa stessa nonché dalle sue osservazioni di ciò che hanno dovuto patire altre organizzazioni religiose nel corso della storia. Oggi i governi di molte nazioni hanno ufficialmente riconosciuto Scientology come religione. La sua natura religiosa è stata confermata da centinaia di sentenze giudiziarie e amministrative in molti paesi del mondo. Non è sempre stato così. Nei suoi primi giorni, la Chiesa di Scientology si è attirata la feroce ostilità di individui con interessi personali da difendere che percepivano la comparsa di una nuova religione che offriva soluzioni ai problemi della vita, in un certo senso, come una minaccia al loro operato. Di conseguenza, la Chiesa ha dovuto combattere per vincere il diritto alla propria libertà religiosa. Così facendo, la Chiesa ha sostenuto i diritti di tutte le religioni e le sue vittorie hanno aperto un sentiero che altri hanno potuto seguire.
La libertà di religione, naturalmente, viene espressa chiaramente nelle costituzioni nazionali di ogni nazione democratica, come pure in molti documenti ufficiali internazionali sul tema dei diritti umani. Ma ci vuole molto di più delle dichiarazioni formali. Nel suo rapporto del gennaio 2004 alla sessantesima seduta della Commissione ONU sui Diritti Umani, il Relatore Speciale delle Nazioni Unite per la Libertà di Religione e di Credo ha sottolineato che “... in molti casi, gli Stati non hanno ottemperato ai loro obblighi per quanto riguarda la libertà di religione”, e ha sottolineato che tali obblighi “non si limitano all’obbligo negativo di trattenersi dal violare il diritto alla libertà di religione o credo, ma includono anche l’obbligo positivo di proteggere le persone sotto la loro giurisdizione da violazioni dei loro diritti, incluse quelle commesse da persone o entità non statali”.
In questa età di viaggi intercontinentali e istantanee comunicazioni internazionali, le società multiculturali e multireligiose devono essere il nostro destino. I gruppi religiosi, razziali ed etnici devono imparare a rispettarsi a vicenda e a vivere in pace e in amicizia. Ovunque esistano divari, è compito delle organizzazioni religiose intervenire per aiutare a colmare tali divergenze e risolvere il conflitto. È una responsabilità che la Chiesa di Scientology prende sul serio e a cui si è impegnata ad adempiere sin dai suoi albori.
Altre risorse sulla libertà di religione
Quello che segue è un sommario degli standard internazionali dei diritti umani per la libertà di religione formulati nelle pubblicazioni dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), il Parlamento dell’Unione Europea e la Commissione Statunitense per la Libertà Religiosa Internazionale.
Linee guida sul riconoscimento della personalità giuridica delle comunità religiose o di credo
Editore: Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa
Data: 4 febbraio 2015
Linee guida per l’esame di leggi riguardanti la religione o le credenze religiose
Editore: Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa
Data: 28 settembre 2004
Libertà di religione o credo: leggi che influenzano la strutturazione delle comunità religiose
Editore: Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa
Data: 16 settembre 1999
Orientamenti dell’UE sulla promozione e tutela della libertà di religione o credo
Editore: Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa
Data: 24 giugno 2013