VII. SCIENTOLOGY È UNA RELIGIONE?

Dal mio punto di vista come teologo e filosofo, e dopo aver esaminato gli scritti e le pratiche della religione di Scientology, posso affermare decisamente che Scientology è una religione, nel senso più ampio della parola.

Una comunità di persone unite da un insieme complesso di credenze, intese alla ricerca dell’infinito, del sacro, che cerca di stabilire il giusto rapporto dell’uomo con il divino; ciò è infatti quanto si ritrova nell’esame delle credenze e delle pratiche di questa religione.

Non esiste una religione che non indichi dei comportamenti concreti nell’ambito della realtà spirituale. Scientology sembra concentrarsi soprattutto sul fatto della sopravvivenza e della salvezza, concetti espressi con chiarezza da Xavier Zubiri, come principi inerenti a qualsiasi tipo di esperienza religiosa. Che vi sia riferimento o meno ad un Dio, non cambia assolutamente la realtà dell’esperienza. Non è questo il caso di Scientology, in quanto gli aderenti affermano, nell’ottava dinamica, la ricerca dell’infinito e di Dio, benché non lo glorifichino. Di fatto, una delle accuse che separa di più l’Islam dal Cattolicesimo è che quest’ultimo, sostengono i Musulmani, dopo le continue riforme, ha finito per cadere nell’idolatria.

Le radici di Scientology (buddiste e vediche) indicano chiaramente che soltanto attraverso la conoscenza completa di se stessi è possibile iniziare a conoscere e ad amare Dio.

Essendo la religione un impulso universale, come giustamente sostengono gli ecumenici, non bisogna dimenticare che anche il Cattolicesimo è passato attraverso diversi stadi di formazione, e attraverso una storia continua di crisi e di riforme, ha finito per adottare la “forma finale” che oggi conosciamo. L’Islam, l’Ebraismo ed il Buddismo hanno attraversato delle tappe analoghe e di durata molto maggiore dei pochi anni in cui la Chiesa di Scientology ha perseguito l’articolazione di una struttura ed acquisito un aspetto organizzato.

L’Islam, l’Ebraismo ed il Buddismo hanno attraversato delle tappe analoghe e di durata molto maggiore dei pochi anni in cui la Chiesa di Scientology ha perseguito l’articolazione di una struttura ed acquisito un aspetto organizzato.

Il confronto deciso fra Scientology e le dottrine “scientifiche” della psicologia e della psichiatria che negano la bontà dell’uomo, come invece sostiene Scientology, libera questa religione da qualsiasi confusione. Scientology ripone valore solo nell’essenza spirituale dell’uomo, nella sua innata bontà, nella sua immortalità e nel suo anelito per l’infinito, sua ultima meta. La novità consiste nel fatto che il fondatore ha sviluppato la religione di Scientology come un complesso di conoscenze e di pratiche che dirigono l’uomo verso queste mete. Confondere ciò con un tentativo di “terapia” o di “guarigione” è facilmente imputabile alla superficialità dei giudizi basati su una scarsa documentazione.

Soltanto una religione completamente in buona fede può affermare e mantenere questi postulati creando, allo stesso tempo, tutto un insieme di credenze, dottrine, pratiche, riti, strutture ed obiettivi orientati verso la salvezza dello spirito. Ciò appartiene esclusivamente al campo della religione e Scientology è una religione.

Senza entrare in considerazioni amministrative, giuridiche o fiscali, affermo che Scientology risponde in toto ai requisiti propri di una religione.

Scientology risponde al suo autentico modo di essere religione e non persegue altro fine che quello proprio dello spirito umano.

Urbano Alonso Galán

L’Autore
SCARICA IL PDF DELL'OPUSCOLO