VI.I. La Chiesa di Scientology come Nuova Religione
La Chiesa di Scientology è uno dei numerosi nuovi movimenti religiosi che abbracciano le caratteristiche che corrispondono in certi aspetti ad alcune delle tendenze evidenti nella corrente principale della religione occidentale (come indicato sopra nei paragrafi V.I.-V.IV.). Usa una lingua moderna, colloquiale e non mistica; e presenta i suoi dogmi come fatti oggettivi. La sua concezione della salvezza ha una dimensione prossima e una finale. L’ampio interesse che essa ha suscitato tra il pubblico dei paesi più avanzati del mondo occidentale l’ha messa al centro dell’attenzione dei sociologi e degli altri studenti di religione contemporanea.
VI.II. La Mia Conoscenza di Scientology
Ho cominciato a leggere la documentazione prodotta dalla Chiesa di Scientology nel 1968 e, allo stesso tempo, ho anche programmato uno studio del movimento. Anche se alla fine non ho intrapreso quel lavoro, ho continuato a leggere la documentazione di Scientology. Ho visitato la sede centrale della Chiesa a Saint Hill Manor, East Grinstead, e ho fatto conoscenza con gli Scientologist. Da quel momento ho mantenuto i contatti con il movimento in Gran Bretagna, e ho fatto altre visite a Saint Hill Manor e ad una chiesa di Scientology a Londra. Ho continuato a seguire con grande interesse lo sviluppo della religione come una fra le numerose religioni contemporanee che sono oggetto di interesse per me come sociologo. In mezzo ad altri materiali di natura più effimera, ho letto le seguenti opere, tutte pubblicazioni ufficiali, e la maggior parte di esse scritte da Ron Hubbard:
Manuale per i Preclear
Scientology 8-80
Scientology 8-8008
Introduzione all’E-Meter
Dianetics: La Tesi Originale
Dianetics: La Forza del Pensiero sul Corpo
Test sulla Rievocazione della Traccia Intera
I Problemi del Lavoro
Self-Analisi
La Creazione della Capacità Umana
Le Conferenze di Phoenix
Gli Assiomi di Scientology
Procedura Avanzata e Assiomi
Scientology: Una Nuova Ottica sulla Vita
La Natura di Scientology
Le Cerimonie della Chiesa Fondatrice di Scientology
La Religione di Scientology
Scienza della Sopravvivenza
Introduzione all’Etica di Scientology
La Via della Felicità
Descrizione della Religione di Scientology
Che Cos’è Scientology?
Il Manuale di Scientology
Nelle opere che ho scritto sulle nuove religioni, sono stato indirizzato a Scientology in varie occasioni, e ho incluso un breve resoconto di questa religione nel mio libro, Religious Sects [Sette Religiose] (Londra: Weidenfeld, 1970), e un’analisi più approfondita del carattere religioso di Scientology nel mio ultimo libro, The Social Dimensions of Sectarianism [Le Dimensioni Sociali del Settarismo] (Oxford: Clarendon Press, 1990). Ho mantenuto il mio interesse per il movimento negli ultimi ventisei anni.
VI.III. Dianetics: Il Precursore di Scientology
Quando, nel maggio 1950, il sig. L. Ron Hubbard espose per la prima volta il prospetto informativo di Dianetics, da cui si è sviluppata successivamente Scientology, non vi era alcun suggerimento che egli stava per presentare un modello di credenza e pratica religiosa. Dianetics, una terapia di abreazione, non era spiegata con il linguaggio della fede. Non vi è alcun motivo per supporre che, a quel tempo, Hubbard previde che Dianetics sarebbe diventata un sistema di credenza e pratica religiose, o che i suoi sostenitori sarebbero arrivati ad essere descritti e a organizzarsi come una chiesa.
VI.IV. Guarigione Mentale e Religione
La pratica terapeutica, tuttavia, si è spesso rivelata un potenziale per l’acquisizione di affiliazioni religiose e metafisiche, come, in diversi modi, emerge dalla Scienza Cristiana, dal movimento Nuovo Pensiero, e dalle tecniche di yoga. D’altro canto, le religioni ufficiali hanno a volte sviluppato attività specialistiche riguardanti la guarigione, soprattutto la guarigione mentale, e le grandi chiese a volte hanno dipartimenti organizzati a tale scopo. Dianetics non ha evocato alcun principio religioso sin dall’inizio, ma come si elaborò una legittimazione teorica della pratica, gli è stata sempre più riconosciuta una dimensione metafisica e si è arrivati a descrivere alcune delle idee sostenute in termini che erano nettamente religiosi nella loro implicazione.
VI.V. Come si Evolvono le Religioni
Tutte le religioni sono un prodotto di un’evoluzione. Nessuna religione ha avuto origine come un vero e proprio sistema di credenze e pratiche in un dato istante di tempo. In questo, Scientology non fa eccezione: da un corpo di teoria terapeutica, si è sviluppata una religione. Sarebbe del tutto impossibile dire quando il Cristianesimo stesso sia diventato una religione, avendo iniziato con una raccolta disomogenea di esortazioni etiche e miracoli occasionali; diventando un movimento popolare tra i Galilei; diventando gradualmente una setta Ebrea; e poi diventando una chiara religione. Anche allora, esso impiegò secoli perché le sue dottrine venissero completamente articolate, e la sua pratica rituale continuò a subire cambiamenti frequenti. Nei movimenti di tempi più recenti, il processo di evoluzione in una religione è ancora più evidente.
Tutte le religioni sono un prodotto di un’evoluzione. Nessuna religione ha avuto origine come un vero e proprio sistema di credenze e pratiche in un dato istante di tempo. In questo, Scientology non fa eccezione: da un corpo di teoria terapeutica, si è sviluppata una religione.
La Chiesa Avventista del Settimo Giorno trae le sue origini dalla diffusa credenza che ci sarebbe stato molto presto l’avvento di Gesù Cristo, il che avvenne tra i Battisti, i Presbiteriani, i Metodisti e altri nella parte settentrionale dello stato di New York tra il 1830 e il 1840: la Chiesa si costituì solo nel 1860. Analogamente, ci sono voluti diversi decenni dopo la prima esperienza (delle sorelle Fox) dei “colpi” ad Hydesville (presumibilmente i messaggi dal “mondo degli spiriti”) prima che si formasse una chiesa spiritualista. Analogamente, Mary Baker Eddy sperimentò per anni vari sistemi di guarigione mentale prima della sua “scoperta” della sua guarigione mentale nel 1866, e anche per alcuni anni dopo tale data, lei pensò che il suo sistema sarebbe stato introdotto nelle maggiori chiese piuttosto che diventare la base per la Chiesa di Cristo, gli Scientisti, che lei fondò nel 1875. I Pentecostali sperimentarono il carisma dei discorsi in lingue sconosciute, il profetismo, le guarigioni e altri “doni” dall’anno 1900, ma delle singole chiese pentecostali si formarono solo molto lentamente nel corso dei successivi due decenni. Nessuno di questi movimenti, che divennero tutti singole religioni, iniziò come tale. Neppure Scientology lo fece.
VI.VI. La Dottrina di Scientology: Lo Sviluppo
della Metafisica
È necessario, anche a costo di qualche eventuale ripetizione in ciò che segue, spiegare in termini generali una formulazione completa dei principali insegnamenti di Scientology, e indicare in che misura questi principi di fede costituiscono un coerente sistema religioso. Scientology è sorta da un sistema terapeutico meticolosamente focalizzato, Dianetics. È stato suggerito che questo termine è una combinazione di dia = attraverso, e nous = mente o anima, e quindi rappresentava, anche se inizialmente tutt’altro che in modo pienamente consapevole, una prospettiva religiosa. Con l’incorporazione di Dianetics nel quadro più ampio di Scientology, si è espressa chiaramente una molto più ampia concezione di un onnicomprensivo sistema metafisico, che ha reso evidente la natura fondamentalmente religiosa di questa filosofia. Mentre l’applicazione immediata di Dianetics è stata – come quella degli insegnamenti di Cristo durante la sua vita – nella sfera della guarigione mentale, il significato dei successivi insegnamenti, che hanno spiegato e promosso tale attività terapeutica, sottintese una crescente comprensione di idee e di valori spirituali.
Il postulato di base di Scientology è che l’uomo è, in realtà, un’entità spirituale, un thetan che successivamente occupa corpi umani materiali.
VI.VII. La Dottrina di Scientology: Il Thetan
e la Mente Reattiva
Il postulato di base di Scientology è che l’uomo è, in realtà, un’entità spirituale, un thetan che successivamente occupa corpi umani materiali. Il thetan è un’espressione individuale del theta, con il quale s’intende la vita o la sorgente di vita. Definito liberamente, il thetan è l’anima, ma è anche la persona vera e propria, l’identità che continua e persiste e che trascende il corpo che abita. Si dice che sia immateriale e immortale, o almeno di avere la capacità di essere immortale, e di avere un potenziale creativo infinito. Non fa parte dell’universo fisico, ma ha la capacità latente di controllare quell’universo, che è composto di Materia, Energia, Spazio e Tempo (MEST). Si considera che i thetan abbiano portato in esistenza il mondo materiale in gran parte per il proprio piacere (come infatti si potrebbe anche dire della creazione del mondo da parte del Dio cristiano). Si ritiene che, in un qualche momento di un lontano passato, i thetan divennero vittime del loro coinvolgimento con il MEST, che li intrappolò e fece sì che le loro creazioni limitassero le loro capacità e circoscrivessero la loro sfera di operazioni. Così, le attività dell’uomo e i risultati conseguiti nel presente mondo materiale sono ben al di sotto del suo potenziale: egli è gravato da innumerevoli grovigli del passato con il MEST e questi sono registrati in una mente reattiva che risponde in modo irrazionale e in modo emozionale a qualsiasi cosa gli ricordi dolorose e traumatiche esperienze del passato (che egli ha subìto o causato ad altri). La mente reattiva funziona a dispetto di quella capacità di controllo che il thetan sarebbe in grado di esercitare sul suo corpo e il suo ambiente, se egli fosse in grado di ritrovare le sue vere e native capacità spirituali. Mentre si considera l’uomo fondamentalmente buono, sia desideroso che in grado di sopravvivere, la perdita in passato delle sue capacità l’ha reso una specie in via di estinzione.
VI.VIII. La Dottrina di Scientology: La Reincarnazione e il Karma
Si crede che i thetan abbiano occupato innumerevoli corpi per un’eternità. Quindi, Scientology abbraccia una teoria che, pur essendo diversa nei particolari, condivide le principali premesse della teoria della reincarnazione come sostenuta nell’Induismo e nel Buddismo. L’enfasi secondo Scientology dell’importanza delle conseguenze nel presente (o nel futuro) delle azioni del passato assomiglia al concetto di karma. Gli effetti spiacevoli derivano dagli “atti overt” (atti dannosi) che sono un aspetto del groviglio con l’universo materiale. L’ideale per il thetan è mantenere un’azione razionale ed essere “a punto causa” sui fenomeni: vale a dire, determinare il corso degli eventi nell’ambiente immediato. Questa idea ha evidenti analogie con il concetto orientale di creare un buon karma per il futuro con atti moralmente sani, sebbene gli Scientologist non usino questi termini o concetti. Gli eventi delle vite passate influenzano il presente ma, mediante le tecniche sviluppate in Scientology, questi eventi possono essere ricordati, affrontati, e le specifiche fonti dei problemi attuali possono essere individuate in tali eventi. È questa abilità che fornisce la base per la guarigione spirituale, poiché offre la possibilità di cambiare gli effetti “karmici” delle azioni del passato.
VI.IX. La Dottrina di Scientology: Le Otto Dinamiche
L’esistenza, secondo Scientology, può essere riconosciuta in otto diverse divisioni in un ordine ascendente di importanza, ciascuna delle quali viene chiamata dinamica. Descritte brevemente sono le seguenti: Prima, la dinamica del sé, l’impulso del sé a esistere; Seconda, la dinamica del sesso, che include sia l’atto sessuale sia l’unità della famiglia e il mantenimento della famiglia; Terza, la volontà a esistere che si trova in un gruppo o in un’associazione, come una scuola, una città o una nazione; Quarta, la volontà della dinamica dell’umanità di continuare a esistere; Quinta, l’esistenza e la volontà di sopravvivere di tutto il regno animale, il che include tutti gli esseri viventi; Sesta, l’impulso verso l’esistenza dell’intero universo fisico di materia, energia, spazio e tempo; Settima, “l’impulso verso l’esistenza come o degli spiriti”, il che comprende tutti i fenomeni spirituali, con o senza un’identità; e, infine, l’Ottava dinamica: l’impulso verso l’esistenza come infinito. Questa dinamica è identificata come l’Essere Supremo e la si può anche chiamare la “dinamica di Dio”. Scientology è interessata alla sopravvivenza, e si considera la sopravvivenza di ciascuna di queste dinamiche una parte dell’obiettivo della pratica di Scientology. Così, sebbene gran parte della pratica iniziale di Scientology sia interessata in maniera più ristretta ai più personali benefici spirituali per coloro (i preclear) che cercano l’assistenza di Scientology, in definitiva uno Scientologist deve rendersi conto che la sua vita presente è solo un frammento della sua continua esistenza come thetan, e che la vita di un individuo è legata a ciascuno di questi livelli ascendenti descritti nelle otto dinamiche, e quindi, in definitiva, all’esistenza e alla sopravvivenza dell’Essere Supremo o infinito.
VI.X. La Dottrina di Scientology: Terapia e Comunicazione
Come in altre religioni, la principale preoccupazione iniziale di molti di coloro che vengono attratti da Scientology è una vicina salvezza dalle sofferenze e travagli immediati; questo è il fascino dell’elemento terapeutico che si trova in molte religioni – in modo molto evidente agli inizi del Cristianesimo – insieme ai più mistici e metafisici insegnamenti spirituali che i credenti si aspettano di ottenere man mano crescono nella fede (vedere Ebrei, 5:12-14). La maggior parte degli Scientologist ha innanzitutto imparato che vi è la possibilità di migliorare la loro esperienza quotidiana e di migliorare la loro intelligenza (acquisendo un crescente controllo della mente reattiva). La possibilità di conseguire tali risultati, attraverso il processo di auditing, è rappresentata nella formulazione nota come A-R-C. A sta per Affinità, che rappresenta l’esperienza emotiva dell’individuo e il suo senso di relazione con gli altri attraverso le emozioni. R sta per Realtà, che è rappresentata come un consenso tra individui dei fenomeni oggettivi. C sta per Comunicazione, e si attribuisce una grande importanza in Scientology alla comunicazione. Quando le persone hanno un’affinità, quando concordano in merito alla natura dei fenomeni oggettivi, allora può verificarsi molto facilmente la comunicazione. Associato a questo concetto triadico dell’A-R-C, c’é la scala delle emozioni umane, nota agli Scientologist come la “scala del tono”. Come il tono emozionale scende, la comunicazione diventa difficile, e si sperimenta malamente la realtà. La comunicazione in sé è, tuttavia, un’azione che mira ad accrescere la comprensione e, se usata in modo efficace e con precisione, diventa la principale azione terapeutica per la liberazione dell’individuo dall’intrappolamento che ha sperimentato con il mondo materiale. Si può rendere capace il thetan di comunicare con il proprio passato, riconoscere la natura delle passate esperienze traumatiche e raggiungere la conoscenza di sé che gli permette di sfuggire da questi impedimenti.
VI.XI. La dottrina di Scientology: l’Auditing
come Agente di Terapia
La Scala del Tono è la prima rappresentazione all’individuo della possibilità di avere dei benefici da Scientology, ed essa indica l’ascesa da un cronico tono emozionale, come l’apatia, l’afflizione e la paura, all’entusiasmo (e, a livelli più avanzati, all’ilarità e serenità). È per sperimentare benefici di questo tipo che molti sono attratti per la prima volta da Scientology. La tecnica per tale progresso si trova nell’auditing, in cui uno Scientologist addestrato, mediante l’uso di domande accuratamente controllate, riporta alla coscienza dell’individuo episodi dal suo passato che hanno lasciato un impronta traumatica (un “engram”) nella sua mente reattiva, che impedisce all’individuo di comportarsi in modo razionale. La liberazione degli effetti di questi ostacoli al pensiero razionale è quindi il processo mediante il quale un individuo viene innalzato sulla “scala del tono”, migliorando in tal modo le sue competenze, ma è anche (e qui si trova il suo più pieno significato religioso) il metodo mediante il quale il thetan potrebbe raggiungere la salvezza, eliminando inizialmente le aberrazioni di cui soffre come conseguenza del groviglio con il mondo materiale, e conquistando finalmente la libertà totale dagli effetti nocivi dell’universo MEST. Gli Scientologist fanno riferimento a questa condizione come essere “a punto causa”. Questa cosa ha chiare analogie con la modalità di salvezza che viene offerta nelle religioni orientali. Dato che anch’esse considerano l’individuo gravato dagli effetti degli atti del passato (karma), la concezione della salvezza che sposano è anche attraverso un processo (l’illuminazione) mediante il quale l’effetto del karma può essere interrotto, liberando l’individuo. La meta finale è per l’individuo, noto come Thetan Operante, esistere al di fuori del corpo, essere in una condizione descritta come “esteriorizzazione” da tutta la fisicità. Tale condizione è quella che almeno alcuni cristiani riconoscerebbero come la condizione dell’anima salvata.
VI.XII. La Dottrina di Scientology: Il Mezzo Razionale per la Salvezza
La filosofia religiosa delineata sopra sta alla base della pratica di Scientology. Hubbard stesso l’ha considerata come in qualche modo simile alla filosofia delle religioni orientali. In particolare, egli ha citato i Veda, gli inni della creazione che fanno parte della tradizione indù, che comprendono un concetto molto simile al “Ciclo-di-Azione” di Scientology. Il Ciclo-di-Azione è l’evidente ordine della vita dalla nascita, attraverso la crescita, al decadimento e alla morte, ma per mezzo della conoscenza che Scientology rende disponibile, i malefici effetti dell’influenza di questo ciclo potrebbero essere evitati. Il ciclo può essere modificato da uno di creazione, sopravvivenza e distruzione, ad uno in cui tutti gli elementi possono essere atti creativi: Scientology s’impegna a promuovere e ad aumentare la creatività, conquistando così il caos e la negatività. Scientology riconosce una continua “traccia” o linea di discendenza della sapienza dai Veda e da Gautama Budda al messaggio cristiano e sostiene di avere una qualche affinità con gli insegnamenti di tutti questi. Ma, mentre è stata offerta la saggezza, per esempio nel Buddismo, che ha forse permesso a pochi individui di raggiungere la salvezza in una vita, non vi è stato, poi, alcun insieme di pratiche precise che avesse garantito quel risultato; ci sono state poche possibilità di replica. Il raggiungimento della salvezza rimase soggetto a fattori casuali o incontrollati. La salvezza è stata raggiunta da pochi, qui e là, ogni tanto, se mai è stata raggiunta. Ciò che Hubbard ha affermato di fare è di standardizzare, quasi sotto forma di routine, la pratica religiosa, e aumentare la prevedibilità di risultati soteriologici. Tale applicazione di metodi tecnici per obiettivi spirituali indica la misura in cui Scientology adotta tecniche moderne per la realizzazione di obiettivi che sono stati una volta raggiunti solo in modo irregolare e occasionale, se mai sono stati raggiunti. Questo è, quindi, il tentativo di introdurre certezza e ordine negli esercizi e conseguimenti spirituali. Scientology cerca di disciplinare e mettere ordine nella ricerca religiosa mediante l’impiego di procedure razionali. In questo senso, essa ha fatto, in un’età tecnologica, molto di quello che il Metodismo ha cercato di fare in una precedente fase di sviluppo sociale, cercando di persuadere la gente che l’obiettivo della salvezza doveva essere ricercato in modo controllato, disciplinato e metodico. Mentre i metodi effettivi dei Metodisti erano ancora espressi nella lingua relativamente convenzionale del corrente Cristianesimo, i metodi propugnati da Scientology hanno la forte impronta di una società tutta impegnata in procedure razionali e tecnologiche. I mezzi di cui si avvale Scientology sono stati paragonati all’upaya (“metodo giusto”) del settimo stadio della Via alla Salvezza del Bodhisattva nel Buddismo Mahayana. Secondo questa versione del Buddismo, al settimo stadio, il credente diventa un bodhisattva trascendentale che (come il Thetan Operante in Scientology) non è più legato ad un corpo fisico.
VI.XIII. La dottrina di Scientology, auditing come
Consulenza Pastorale
I mezzi che Scientology impiega costituiscono una forma di consulenza pastorale, più specificamente organizzata in tecniche di auditing (dal latino audire, ascoltare). Le specifiche tecniche e il sistema dell’auditing sono organizzati come una tecnologia che costituisce la parte centrale della pratica religiosa di Scientology. Questo modello di pratica è essenziale per tutti coloro che vorrebbero sperimentare i benefici della salvezza della fede e il tentativo di Hubbard è stato quello di ridurre il processo dell’illuminazione spirituale ad una serie di procedure ordinate che, sistematicamente, raggiungono livelli più profondi di coscienza. Questo metodo, come quello dell’affermazione nella Scienza Cristiana, è richiesto per eliminare sia il senso del peccato sia gli effetti della sofferenza e dei peccati del passato.
VI.XIV. La Dottrina di Scientology: Le Fasi della Salvezza
Le due fasi principali in questa guarigione e processo soteriologico sono le condizioni descritte rispettivamente come Clear e Thetan Operante. Il preclear che incontra per la prima volta Scientology è turbato da impedimenti mentali di passate esperienze dolorose ed emotive. L’auditing cerca di portare questi elementi alla coscienza, facendo comunicare l’individuo con il suo passato, facendogli affrontare gli eventi che hanno dato luogo alla scarica emozionale, e quindi portando l’individuo a un punto in cui egli trascende quella scarica ed è in grado di rivedere queste finora dimenticate inquietudini con totale serenità e consapevolezza razionale. Gli effetti malefici di tali elementi vengono in tal modo dissipati. I blocchi mentali, i sensi di colpa e di inadeguatezza, la fissazione sui traumi del passato o su casuali circostanze di turbamenti emozionali, vengono superati. L’individuo è portato fino al “presente”, ovvero, viene liberato dagli effetti invalidanti di eventi che si sono verificati sulla “traccia del tempo” della precedente vita presente o vite passate del thetan. Migliorando la comunicazione, l’auditing porta il thetan in una condizione in cui gli ostacoli del passato sono stati eliminati. Lo si definisce Clear, un essere che non ha più la propria mente reattiva, che è auto-determinato, almeno rispetto al proprio essere. Il Thetan Operante è ad un livello più alto dello stesso processo, poiché egli ha anche acquisito il controllo sul proprio ambiente. Egli non dipende più dal corpo che, per il momento, l’essere occupa: si dice, infatti, che non è più in un corpo. In altre parole, si potrebbe dire che il Thetan Operante è un essere che ha realizzato il suo pieno potenziale spirituale, che ha raggiunto la salvezza. La presente opera, Che Cos’è Scientology?
Per gli Scientologist, la consulenza pastorale consiste in un’impresa sistematica e controllata per promuovere l’auto-illuminazione e la conoscenza spirituale.
VI.XV. I Ruoli Religiosi in Scientology: L’Auditor
I ministeri religiosi sono disponibili in Scientology attraverso quattro agenti correlati, i cui ruoli si integrano a vicenda e in qualche misura si sovrappongono. Questi funzionari sono l’auditor, il supervisore del caso, il supervisore del corso, e il cappellano. Il ruolo dell’auditor è fondamentale: l’auditing è la tecnica di vitale importanza per il raggiungimento, alla fine, di quella forma d’illuminazione mediante la quale la persona viene salvata. L’auditor è addestrato nelle abilità con cui egli aiuta gli altri, e li aiuta ad aiutare se stessi. “A tutti gli auditor di Scientology si richiede di diventare ministri ordinati” [Che Cos’è Scientology? p. 557] e ogni auditor ha fatto i corsi di addestramento che lo rendono idoneo al ministero, anche se egli potrebbe in realtà non assumere tale ruolo. L’auditor impara ad occuparsi del preclear, che cerca il suo aiuto nel modo più neutro e clinico possibile. A differenza del confessore nella Chiesa Cattolica Romana, l’auditor non procede secondo le sue concezioni spirituali e in base alla sua valutazione personale dei bisogni del preclear; piuttosto, egli segue nel dettaglio le procedure prescritte. Tutta la spinta di Scientology è verso l’eliminazione degli elementi incidentali, accidentali e idiosincratici con le sue assistenze terapeutiche e spirituali. Si fa ogni sforzo per garantire che l’emozione dell’auditor non disturbi le procedure standardizzate e le tecniche di auditing. La consulenza pastorale è quindi considerata, in particolare nella situazione di auditing di per sé, come una tecnica molto più esatta di quanto sia generalmente considerata nelle chiese convenzionali e vi si presta una maggiore e più precisa attenzione. Per gli Scientologist, la consulenza pastorale non consiste nel fornire consigli casuali a discrezione personale o di competenza variabile da un individuo all’altro, ma in un’impresa sistematica e controllata per promuovere l’auto-illuminazione e la conoscenza spirituale.
VI.XVI. I Ruoli Religiosi in Scientology: Il Supervisore del Caso
La responsabilità per la corretta applicazione delle procedure di auditing è del supervisore del caso. Una delle funzioni più importanti del supervisore del caso è quella di rivedere attentamente le annotazioni che l’auditor ha preso della seduta di auditing in questione. Queste annotazioni sono molto tecniche, incomprensibili tranne che ad un auditor qualificato, e consistono di annotazioni concernenti le procedure di auditing applicate, le risposte indicate dall’E-Meter e come se l’è cavata il preclear. Le annotazioni devono essere sufficientemente complete per mostrare che il progresso spirituale del preclear segue la soteriologia di Scientology. Il supervisore del caso è in grado di capire queste annotazioni tecniche perché egli stesso è un auditor altamente addestrato che ha fatto ulteriori corsi di addestramento specializzati come supervisore del caso. Egli controlla che l’auditing sia conforme agli standard prescritti, che le tecniche siano state correttamente applicate e che il preclear stia compiendo i progressi adeguati. Dovesse verificarsi un qualsiasi errore nell’auditing, il supervisore del caso lo individua e lo corregge. Egli può richiedere ad un auditor che sbaglia di ristudiare i materiali applicati male e di esercitarsi sulla procedura corretta per garantire che gli errori non vengano ripetuti. Dopo ogni seduta egli indica esattamente la fase successiva di auditing. Dal momento che le persone sono una diversa dall’altra, ciascun caso viene esaminato individualmente per determinare i procedimenti appropriati che vanno applicati e per garantire che il preclear stia facendo il previsto progresso spirituale. Il ruolo del supervisore del caso quindi garantisce che l’auditing di Scientology sia condotto e controllato correttamente.
VI.XVII. I Ruoli Religiosi in Scientology:
Il Supervisore del Corso
Il supervisore del corso è ancora più fondamentale per la pratica di Scientology che l’auditor. È il supervisore del corso che addestra gli auditor ai rigorosi standard stabiliti da Hubbard. Il supervisore del corso è un esperto nelle tecniche di studio sviluppate da Hubbard. Egli è addestrato per individuare qualsiasi ostacolo alla comprensione e risolvere qualsiasi difficoltà che lo studente di Scientology potrebbe incontrare. Il supervisore del corso si assicura che uno studente di Scientology afferri la teoria di Scientology, metta in pratica gli esercizi e i compiti e impari alla perfezione la sua applicazione. A differenza degli altri supervisori in aula, il supervisore del corso non tiene conferenze e neppure offre in alcun modo la propria interpretazione del soggetto. Questo è un aspetto importante, perché gli Scientologist credono che i risultati che si ottengono in Scientology derivino soltanto dal seguire rigorosamente le scritture di Scientology come le ha esattamente scritte Hubbard. Esposizioni orali tramandate da maestro ad allievo sarebbero, non importa quanto involontarie, inevitabilmente un’alterazione del materiale originale. Quindi, il supervisore del corso è necessariamente un esperto nel riconoscere una situazione non ottimale quando uno studente incontra un problema e nell’indirizzarlo al punto in cui, grazie al proprio impegno, egli possa trovare la sua risoluzione.
VI.XVIII. I Ruoli Religiosi in Scientology: Il Cappellano
Le chiese e le missioni di Scientology hanno ciascuna un cappellano. Egli è un auditor qualificato, e il corso ministeriale è una parte essenziale della sua formazione. Quel corso presenta Scientology come una religione, come un organismo grazie al quale gli uomini possono raggiungere la salvezza. Esso include un’introduzione agli insegnamenti delle grandi religioni del mondo; l’addestramento nella conduzione dei servizi e delle cerimonie; lo studio del Credo e dei codici di Scientology; e un’istruzione in materia di etica e di tecnologia di auditing. Forse l’aspetto più importante del ruolo del cappellano è quello della consulenza pastorale, non nel senso generale in cui tale consulenza è data nel corso dell’auditing, ma piuttosto nel senso più diffuso, che è quello di ascoltare i problemi e le difficoltà incontrate dagli Scientologist nell’imparare alla perfezione gli insegnamenti e le tecniche della fede. I cappellani cercano di agevolare le attività organizzative e, se chiamati, cercano di chiarire le questioni morali o anche familiari in accordo con i principi di Scientology. Nella loro funzione all’interno di una particolare organizzazione di Scientology, essi agiscono praticamente come fa il cappellano di un vescovo in una chiesa ufficiale. Il cappellano presta servizio come celebrante nei riti di passaggio eseguiti nella Chiesa (battesimi, matrimoni e riti funebri). Nelle funzioni settimanali (tenute, per generale convenienza, la domenica), il cappellano organizza le funzioni, sulle quali esercita un certo potere discrezionale generale. All’interno della funzione, egli svolge anche un ruolo di predicazione, molto simile a quello di un ministro nonconformista, e qui la sua funzione è come commentatore (piuttosto che come oratore). Il suo discorso riguarda sempre strettamente gli insegnamenti e l’applicazione dei principi della fede.
VI.XIX. Strumenti Tecnici per Mete Spirituali: Una Religione
Non una Scienza
Per comprendere l’attività di Scientology e dei suoi professionisti religiosi, è necessario riconoscere che Scientology combina i mezzi tecnici agli obiettivi spirituali. La sua enfasi sulla tecnica, il suo uso di un linguaggio tecnico e la sua insistenza sulla necessità di una procedura sistematica e di disposizioni dettagliate non dovrebbero oscurare il carattere spirituale e soteriologico dei suoi interessi finali. Scientology è una religione che è emersa in un periodo dominato dalla scienza; i suoi metodi portano l’impronta dell’età in cui ha avuto origine. Parte del suo impegno fondamentale è verso l’idea che l’uomo ha bisogno di pensare razionalmente, e di controllare le proprie potenti ma inquietanti emozioni. Solo in questo modo l’uomo raggiungerà il completo libero arbitrio e auto-determinazione che gli Scientologist credono sia un suo diritto e una sua necessità. Per raggiungere la salvezza, l’individuo deve fare una continua e coerente applicazione di formule ben articolate. Come la Scienza Cristiana, Scientology cerca di trattare certezze. Gli obiettivi finali di Scientology sembrano trascendere la prova empirica, e le credenze di chi la osserva sono trascendentali, metafisiche e spirituali, anche se la religione sottolinea che è l’esperienza personale la via verso la convinzione o la certezza personali. Lo stile scientifico del discorso di Scientology non sminuisce il suo stato e interesse religiosi.