“Nel negare la registrazione alla Chiesa di Scientology di Mosca, le autorità di Mosca non hanno agito in buona fede e hanno trascurato il loro dovere di neutralità e imparzialità nei confronti della comunità religiosa del richiedente. Alla luce di quanto sopra, la Corte ritiene che l’ingerenza nel diritto alla libertà di religione e di associazione del richiedente non era giustificata. C’è stata quindi una violazione dell’articolo 11 della Convenzione
letta alla luce dell’articolo 9”.

Vedere anche: “La Chiesa di Scientology di Mosca emerge vincente con una vittoria storica
per la libertà religiosa alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”
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