IX. Definizioni astratte

Se lo stato assegna alle religioni una parità di condizione, diventa allora necessario adottare termini finali astratti che racchiudano la diversità dei fenomeni religiosi. Un tale uso di idioma astratto, che potrebbe essere ritenuto “clinico” nel senso di non essere contaminato da tradizioni e preconcetti particolari di nessuna religione, inevitabilmente non catturerà tutte le qualità intrinseche di una qualsiasi fede specifica. Non esaurirà né gli aspetti cognitivi né quelli emozionali della credenza, del rituale, del simbolismo e delle norme. Questo approccio da scienza sociale rende possibile un’obiettiva comparazione, analisi e spiegazione ma non trasmette, né aspira a farlo, l’intera essenza dell’intimo significato o fascino emozionale che una religione ha per i suoi seguaci.

X. Gli elementi costitutivi delle definizioni moderne
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